gif

Ayurveda ::: medicina ayurvedica ::: cura ayurvedica

L'Ayurveda (parola composta da ayu, vita e veda conoscenza, traducibile quindi come scienza della vita) è probabilmente il sistema di medicina naturale più antico di cui l'uomo abbia memoria e la sua origine si perde tra mito e storia. Si ritiene infatti che l'ayurveda,la "scienza della vita", risalga a Brahma,creatore dell'universo. Costui fece dono del sistema ayurvedico a Daksa Prajapati e da questi agli Asvin,ed infine da loro ad Indra, signore degli dei vedici. Da Indra infine l'ultimo passaggio ai suoi 4 discepoli, Bharadvaja, Atreya, Kasyapa e Dhanvantari. Nella Caraka Samhita (un trattato di 500 principi medicinali compilato intorno al 1000 a.C), nei primi capitoli,è narrata la storia dell'origine mitica dell'ayurveda.

Principi della medicina ayurvedica

Già dalla sua definizione tradizionale se ne intuisce l'ampiezza, essa infatti recita: "L'Ayurveda è la scienza che descrive gli stati della vita vantaggiosi e quelli sfavorevoli, insieme a ciò che è buono e ciò che è nocivo per la vita, che tratta della lunghezza della vita e della vita stessa." L'Ayurveda infatti si occupa di tutti gli aspetti del benessere, quello fisico, quello psichico e quello spirituale e si interessa di ciò che è normale tanto quanto di ciò che è anormale o patologico. Lo scopo principale dell'Ayurveda è quello di conservare la buona salute nell'uomo sano in modo da dare sostegno ai quattro principali obbiettivi della vita. L'Ayurveda ha classificato diversi componenti corporei ognuno dei quali ha a sua volta delle sottodivisioni con una sede e una funzione particolare. Se questi si trovano in normale equilibriomantengono la salute, mentre lo squilibrio di uno o più causa la malattia."

"Riprendendo uno dei nostri testi guida " 100 modi per curarsi" presenteremo le varie Terapie dividendole in macrosezioni."

Secondo l'Ayurveda il corpo fisico è pervaso da tre dosha (energie vitali) in proporzioni diverse. Questi determinano tramite il loro stato di equilibrio o squilibrio rispetto alla costituzione individuale (prakriti) lo stato di benessere o malattia dell'individuo. Uno dei concetti più importanti dell'Ayurveda è quello dei Tridosha: vata, pitta e kapha. I tre dosha vengono presi in considerazione nel determinare la costituzione individuale, l'origine delle malattie, i trattamenti, i metodi per mantenere la buona salute, la routine giornaliera e stagionale, le terapie di purificazione (pancha karma ), le terapie di tonificazione, il massaggio, il tipo di esercizio fisico, la dieta, ecc. Quindi è molto importante capire il concetto di base dei tre dosha .

 I tre Dosha permettono alle dimensioni mentali e spirituali dell'esistenza di esprimersi attraverso il corpo fisico. Gli attributi acquistano grande importanza nel trattamento degli squilibri dei Dosha. Infatti partendo dalla regola generale secondo la quale "il simile accresce il simile", I'Ayurveda tratterà l'eccesso di un Dosha inducendo condizioni opposte alle sue qualità. Ogni dosha è composto da due elementi (panca-mahabhutani) ed ha determinate qualità (guna) che li caratterizzano.

I tre dosha sono:

1.      Vata: composto da etere (akasha) e aria (vayu), proprietà del dosha vata sono derivate dalla sua composizione in aria ed etere presente nello spazio. Ne derivano le proprietà: leggerezza circolazione movimento secchezza freschezza. La proprietà più importante di vata è che è invisibile e può essere rivelato dalle funzioni che sottende quali il movimento il trasporto delle molecole e sostanze nutritive, la conducibilità elettrica. Legate a queste proprietà vata svolge le funzioni: respirazione circolazione movimento delle mani gambe, occhi movimento dei visceri escrezione delle sostanze al di fuori dal corpo ingestione deglutizione. Riempie gli spazi vuoti del corpo sotto forma di gas e penetra anche nei canali più profondi e di minor calibro. La sua sede principale è il colon ed i suoi 5 sub-dosha sono: Prana, Udana, Samana, Apana e Vyana.

2.      Pitta: composto da fuoco (tejas) e acqua (jala), è il dosha legato alla trasformazione, alla digestione intesa sia a livello fisico (stomaco, fuoco digestivo detto anche agni) che mentale (elaborazione delle emozioni). Pitta è costituito dall' elemento fuoco dell' universo e mostra le sue proprietà che sono responsabili delle sue funzioni di conversione, digestione e trasformazione delle sostanze. Il caldo è la principale proprietà del pitta. Grazie a questo calore il processo di digestione comincia il cibo viene reso caldo soffice e il suo colore e sapore e consistenza cambia. Il corpo inoltre diventa caldo e inizia la produzione di energia. La digestione e la trasformazione delle sostanze ha inizio grazie al calore e quando il calore del corpo aumenta viene eliminato sotto forma di sudore. Il calore dilata le aperture ed i canali interni al corpo permettendo il libero scorrimento e passaggio delle sostanze.  La sua sede principale è l'intestino tenue ed i suoi 5 sub-dosha sono: Pacaka, Ranjaka, Sadhaka, Alochaka e Bhrajaka.

3.      Kapha: composto da acqua (jala) e terra (prithvi), è il dosha legato alla coesione, al tener unito, è proprio dei fluidi corporei, lubrifica e mantiene il corpo solido ed uniforme. Le sue qualità sono: freddezza, umidità, pesantezza, grossolanità, stabilità, opacità, morbidezza, levigatezza e densità. Il kapha è l' unico dosha stabile e molto forte e dunque aiuta nella formazione e mantenimento delle strutture del corpo. Lega assieme molte sostanze e mantiene il legame per un funzionamento omogeneo. Mantiene le giunture del corpo in posizione e lubrifica gli spazi tra le articolazioni (liquido sinoviale) per permettere un movimento più dolce. I suoi cinque sub-dosha sono: Kledaka, Avalambaka, Bodhaka, Tarpaka e Slesaka.