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Glicemia e Emoglobina

Quello che io ho capito delle analisi del sangue! ( non mi assumo la responsabilità se non ho capito bene e quindi consiglio sempre di consultare uno specialista)

"Le analisi del sangue sono uno dei modi  che ci permettono di capire cosa c'è che non va nel nostro fisico. Dietro prescrizione medica o autonomamente possiamo recarci in qualsiasi centro analisi e in pochi minuti fare un piccolo prelievo di sangue che permetterà di capire le condizioni generali del nostro organismo. Per questo dobbiamo essere in grado di leggere le analisi. A riguardo vorrei fare una raccomandazione: non allarmatevi se i valori sono un pò sballati! Non siate ipocondriaci e valutate con serenità e la giusta tranquillità anche quello che apparentemente, in quel momento, non rientra nei valori normali."

Come leggere le analisi del sangue: la Glicemia

"Il sangue o torrente circolatorio che attraverso i vasi arteriosi e venosi raggiunge ogni tessuto del nostro organismo può essere separato in due componenti corpuscolata ( globuli rossi e bianchi, le piastrine) liquida chiamata anche plasma. Sottraendo al plasma alcune delle sue componenti responsabili della coagulazione sanguigna (i fattori della coagulazione) si ottiene il siero"

 

La glicemia  

La determinazione della glicemia si ottiene o con prelievo di sangue venoso, ad esempio tramite prelievo del sangue dalla piega del braccio, o più semplicemente e velocemente tramite prelievo da polpastrello del dito o lobo auricolare. Con quest'ultima tecnica di prelievo viene analizzato sangue ossigenato (capillare) il cui contenuto di zuccheri può essere determinato entro pochi secondi grazie ad un semplice apparecchio elettronico di misurazione della glicemia, idoneo anche per l'autocontrollo del diabete mellito. 

 

 

Cosa significa un aumento di glicemia?

In linea di massima valori alti della glicemia indicano la presenza di un iperglicemia o di un franco diabete mellito, per cui occorre prestare atten­zione anche ad un singolo rialzo della glicemia in quanto pos­sibile segnale della presenza di un diabete. Particolarmente im­portante è conoscere quale intervallo di tempo intercorre tra l'ultima ingestione di cibo e la determinazione della glicemia.

Dopo un'alimentazione estremamente ricca di carboidrati è possibile, analizzando i valori della glicemia, trovarli au­mentati fino a 220 mg/dl, senza che per questo sia presente un diabete.

Quali conseguenze comporta un aumento del valore della glicemia?

La prima conclusione che deve essere tratta dalla determinazione di un tasso di glicemia aumentato, è la necessità di un ripetuto controllo dei valori, possibilmente anche in differenti ore del giorno, in modo da ottenere un profilo giornaliero o settimanale dei valori della glicemia. Altrettanto importante è la ricerca di zucchero nell'urina detta glicosuria che in condizioni normali è uguale a zero) che è possibile eseguire velocemente e con facilità gra­zie a strisce reattive.

In caso di valori solo leggermente aumentati, è possibile con l'aiuto della prova da carico di glucosio, chiamato in medicina test orale di tolleranza al glucosio, esaminare la funzione e la reattività delle cellule produttrici di insulina del pancreas.  

 Un ulteriore esame di laboratorio che rende possibile la valutazione dello stato del metabolismo dello zucchero in modo da indicare se la glicemia durante le ultime tre-quattro settimane è essenzialmente normale o più alta è l'emoglobina glicosilata (HbAlc). Questo valore dipende dalla concentrazione del glucosio all’interno del globulo rosso e aumenta in modo netto nei diabetici. E’ un elemento importante per la valutazione del rischio di complicanze vascolari.

 

Emoglobina glicosilata valore normale 7 % dell’emoglobina  normale  

 

Naturalmente dopo aver rilevato il valore dello zucchero, devono essere valutate tutte le altre malattie o fattori di disturbo che potrebbero avere causato tali variazioni di laboratorio come, ad esempio, assunzione di determinati farmaci, malattie a carico delle ghiandole surrenali e della tiroide, malattie del fegato e del pancreas.

E’ possibile anche una riduzione della glicemia?

La causa certamente più frequente della comparsa di un abbassamento della glicemia è un sovradosaggio di farmaci che vengono amministrati per l’iperglicemia (ipoglicemizzanti).

Possono causare una caduta della glicemia anche la carenza alimentare, l’eccessivo affaticamento fisico, l’alcolismo o più raramente le malattie del pancreas e del fegato.

 

 

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