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LEGGERE LE ANALISI DEL SANGUE

Quello che io ho capito delle analisi del sangue! ( non mi assumo la responsabilità se non ho capito bene e quindi consiglio sempre di consultare uno specialista)

"Le analisi del sangue sono uno dei modi  che ci permettono di capire cosa c'è che non va nel nostro fisico. Dietro prescrizione medica o autonomamente possiamo recarci in qualsiasi centro analisi e in pochi minuti fare un piccolo prelievo di sangue che permetterà di capire le condizioni generali del nostro organismo. Per questo dobbiamo essere in grado di leggere le analisi. A riguardo vorrei fare una raccomandazione: non allarmatevi se i valori sono un pò sballati! Non siate ipocondriaci e valutate con serenità e la giusta tranquillità anche quello che apparentemente, in quel momento, non rientra nei valori normali."

Come leggere le analisi del sangue

"Il sangue o torrente circolatorio che attraverso i vasi arteriosi e venosi raggiunge ogni tessuto del nostro organismo può essere separato in due componenti: corpuscolata ( globuli rossi e bianchi, le piastrine) liquida chiamata anche plasma. Sottraendo al plasma alcune delle sue componenti responsabili della coagulazione sanguigna (i fattori della coagulazione) si ottiene il siero"

Le principali funzioni del sangue sono:

L’emocromo 

In un qualsiasi foglio di risposta di laboratorio la prima pagina viene dedicata all'emocromo completo, cioè all'analisi dei componenti corpuscolari del sangue che per convenzione si dividono in:

  1. serie rossa: gli eritrociti ( la R red rosso delle sigle) l'emoglobina in essi contenuta (la H hemoglobin delle sigle) e le piastrine (la P platelet delle sigle). Questa serie ha lo scopo di mettere in evidenza la funzionalità del trasporto di ossigeno , mediante la composizione corretta dei globuli rossi, sia nella forma e volume sia nel contenuto di emoglobina. La funzionalità di coagulazione viene anzitutto analizzata attraverso il numero e la forma delle piastrine
  2. serie bianca: i granulociti (a loro volta distinti in neutrofili, eosinòfili, basòfili), i monociti, i linfociti. Attraverso l'analisi di questa serie , viene mostrata la funzionalità di difesa e comunque di reazione dell'organismo in situazioni di emergenza.

 

1.     LA SERIE ROSSA

a) La conta dei globuli rossi (RBC) o eritrociti (GR) o emazie

Ogni adulto ne possiede circa 30.000 miliardi e sono i responsabili del trasporto di ossigeno per la respirazione cellulare. Si formano nel midollo osseo e per la loro produzione sono necessarie alcune sostanze come la vit.B12, l'acido folico e il ferro. La durata dei GR è di circa 120 giorni; quindi essi vengono segregati nella milza e nell'intero sistema reticolo endoteliale e scomposti. La loro materia prima viene in massima parte riutilizzata per i nuovi GR.

I valori normali della quantità assoluta circolante dei GR viene espressa con la sigla RBC

 

Cosa significa una riduzione degli eritrociti (RBC)?

La riduzione dei RBC si dice anemia e può verificarsi a seguito di perdita attraverso un'emorragia evidente o interna o nascosta ad es. nelle feci o nell'urina incompleta o difettosa struttura degli stessi GR (carenza di vit.B12, l'acido folico e il ferro) decomposizione troppo veloce o distruzione abnorme dei GR (forma difettosa, patologia del sistema reticolo endoteliale)

Cosa significa un aumento degli eritrociti (RBC)?

L'aumento degli eritrociti può essere dovuto a un minore apporto di ossigeno dall'esterno (lunga permanenza ad alte quota)  una ridotta concentrazione interna di ossigeno (malattie polmonari o cardiache croniche)  una malattia del midollo osseo per produzione eccessiva dei RBC . La valutazione del quadro ematologico non avviene mai in base ad un solo valore di laboratorio; presuppone invece il confronto con altri parametri, ad esempio numero di eritrociti, emoglobina ed ematocrito.

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b) l'ematocrito (HCT)

Attraverso un processo di centrifugazione, il sangue viene scomposto in parte corpuscolata e liquida, descrivendo quindi la quantità percentuale dei RBC rispetto al sangue totale. L'ematocrito costituisce quindi un altro parametro per definire la reale quantità di globuli rossi atti a trasportare ossigeno ai tessuti ed escludere anemie.

§         Valori normali dell’ematocrito:

§         Uomini: 42-50%

§         Donne: 36-45%

§         Bambini neonati:45-75%

§         Bambini 1 mese: 30-55%

§         Bambini 6 mesi: 34-46%

§         Bambini da 1 a 4 anni:33-44%

§         Bambini 10 anni: 36-43%

 

Cosa significa una riduzione dell'ematocrito?

Una riduzione dell'ematocrito significa che o la parte corpuscolata del sangue è diminuita (parimenti dovrebbero essersi abbassati anche il numero degli eritrociti e il valore dell'emoglobina) o che la parte liquida (ad esempio per una iperidrata­zione del corpo) è aumentata.

Cosa significa un aumento dell'ematocrito?

Un aumento dell'ematocrito può significare o un incre­mento della parte del sangue corpuscolata (poliglobulia) o una diminuzione della parte fluida (disidratazione molto grave del corpo detta ispissatio sanguinis).

 

C) il valore assoluto dell'emoglobina (hgb)

E’ definito come il pigmento dei globuli rossi atto a trasportare l’ossigeno ai tessuti. Quando l’HB, all’interno dei polmoni tramite il processo di respirazione, si lega all’ossigeno si chiama ossiemoglobina, un composto che conferisce al sangue il caratteristico colore rosso vivo. L’emoglobina è una grossa molecola che si forma nel midollo osseo a partire da due componenti: l’eme con atomi di ferro e una proteina a forma di doppia catena (alfa e beta), la globina, alla cui formazione provvedono principalmente la Vit. B12 e l’acido folico. Il sangue ricco di ossigeno scorre nelle arterie, quello che ne è povero nelle vene. Spesso in base al colore del sangue è possi­bile distinguere se un'emorragia è arteriosa o venosa.

 

 

Cosa significa una riduzione di emoglobina?

Normalmente il valore dell'emoglobina è direttamente correlato al numero di eritrociti, quindi una loro carenza in­dica generalmente anche una scarsità di emoglobina. Un ab­bassamento del valore dell'emoglobina è perciò sintomo di un'anemia.

Cosa significa un aumento di emoglobina?

Anche nel caso di aumento dell'emoglobina si può pre­vedere un incremento dei globuli rossi (poliglobulia), le possibili cause sono quindi le stesse dell'aumento del nume­ro di eritrociti.

 

Quando le due catene (alfa e beta) della globina sono sproporzionate nel loro rapporto, si parla di talassemia o anemia mediterranea. Talassemia alfa o talassemia beta, a seconda del deficit. In tal caso si ha una distruzione accentuata (anemia emolitica) dei globuli rossi.

 

d) Gli altri parametri dei globuli per la valutazione delle anemie: 

Lo studio delle anemie è un fenomeno complesso, ma spesso negli esami di routine appaiono dei valori che vanno conosciuti.

Quando l’eritropoiesi, cioè la formazione dei globuli rossi nel midollo osseo è qualitativamente normale, l’ematocrito e il numero dei globuli rossi per ml di sangue sono strettamente correlati tra loro e subiscono variazioni consensuali. Quando, al contrario l’eritropoiesi diviene qualitativamente alterata (come in alcune anemie acquisite o congenite) questi rapporti possono modificarsi. Vengono allora studiati altri parametri come il:

 

In alcune situazioni anemiche, per esempio nelle anemie per difetto di ferro (anemie sideropeniche) il numero dei globuli rossi può essere normale o addirittura aumentato per riduzione del MCV (microcitosi) e della MCH (ipocromia). Nel caso di accentuata distruzione dei globuli rossi ( anemie emolitiche) si ha una diminuzione di RCB ma l’anemia è normocitica e normocromica per la normalità di MCV e MCH.

In altre situazioni anemiche il numero dei globuli rossi è invece diminuito più di quanto non siano ridotti l’ematocrito e l’emoglobina. Si viene allora a determinare un aumento del MCV e della MCH (macrocitosi). Questo fenomeno è caratteristico delle anemie perniciose, a causa della carenza di Vit.B12 e di acido folico (elementi essenziali alla formazione della globina) ma anche di altre anemie per difetto di formazione della struttura del globulo rosso.

 In altri casi può essere aumentato il MCV ma non la MCH (microcitosi e normocromia) come nelle anemie carenziali, cioè quando vengono a mancare sia il ferro che  la Vit.B12 e l’acido folico. Anche in quel caso si ha un grande globulo rosso ma scarsa MCHC, cioè diminuzione della concentrazione di emoglobina nel globulo. A seconda della caratteristica del deficit, si parlerà di megaloblastosi e megalocitosi in deficit di vitB12 e macroblastosi e macrocitosi nel deficit di acido folico.

Per una migliore valutazione delle anemie, in laboratorio oggi si applicano i cosiddetti parametri della distribuzione RDW.

Tutti gli eritrociti che l’analizzatore conta, vengono in questo caso riportati in un diagramma cartesiano, sul cui asse verticale viene indicato il volume delle emazie mentre sull’asse orizzontale si descrive il loro contenuto di emoglobina. Nel paziente normale la totalità delle emazie cade in un quadrante centrale del diagramma, mentre gli eritrociti di piccolo volume (microcitosi) e di basso contenuto di emoglobina (ipocromia) sono distribuiti in basso e a sinistra.

 

e) La sideremia. La ferritinemia. La transferrinemia. 

Per la valutazione di un'anemia, cioè della diminuzione del trasporto di ossigeno ai tessuti per l'energia cellulare, si valutano anche gli elementi essenziali al formarsi dell'emoglobina e quindi del globulo rosso. La globina, com'è noto, si unisce agli atomi di ferro formando l'eme. Il ferro di deposito e di trasporto costituisce quindi un parametro essenziale per diagnosticare, prevenire e curare un'anemia.

Più della metà del ferro dell’organismo è contenuto nei globuli rossi e si rende disponibile per la formazione dei nuovi globuli a partire dalla distruzione dei vecchi, globuli da parte della milza e dell’intero sistema reticolo endoteliale. Quindi è un sistema chiuso e solo una piccola percentuale dipende dall’assorbimento intestinale. Tuttavia il ferro è distribuito anche in altre proteine di deposito circolante (sideremia) e di trasporto (transferrinemia). In alcune patologie o eventi emorragici, diminuiscono non solo l’ematocrito e l’emoglobina ma anche i parametri di deposito, di trasporto e lo stesso equilibrio di ferro nei tessuti (ferritinemia). Negli stati di anemia emolitica (accentuata distruzione dei GR) e nell'anemia perniciosa si può avere un certo incremento della ferritinemia. Un grande incremeneto si ha invece nel sovraccarico di ferro (emocromatosi).

Valori normali

Sideremia             uomo                    70 –230 microgr/ml

                            donna                            60-150

Ferritinemia                  uomo                    14-230 mg/ml

                                     donna fertile                   8-280 

                                     in menopausa                      20-320

Transferrinemia                                     205-374 mg/100ml

                                                       

 

1.     LA SERIE BIANCA

I globuli bianchi (leucociti) WBC

I globuli bianchi (leucociti) vengono chiamati anche "sentinelle del sangue” poiché svolgono una parte fondamentale nella difesa da agenti estranei o patogeni. Quando l'organismo viene messo all'erta per la comparsa di "nemici" come batteri, funghi, corpi estranei o anche per obesità e stress eccessivo, i leucociti vengono mobilitati e iniziano, se necessario, la loro lotta contro gli "intrusi".

 

Cosa significa un aumento dei leucociti?

La causa più frequente di un aumento moderato dei globuli bianchi è l'esposizione dell'organismo ad un'infiammazione provocata non da agenti patogeni. Può causare inoltre un aumento dei leucociti anche ogni forma di stress eccessivo e tutti gli stati di shock.. 

Un forte incremento (ma unito ad altri sintomi organici e, tuttavia, la valutazione è sempre del medico) del numero dei leucociti è presente nelle malattie più gravi del sistema sanguigno, le leucemie. Le leucemie insorgono a causa di una proliferazione neoplastica incontrollata nel midollo osseo di globuli bianchi maturi "completi" o immaturi "incompleti". Questi invadono il corpo, soppiantano gli altri elementi del sangue e inibiscono in modo irreversibile e incurabile il sistema di difesa, il sistema di coagulazione del sangue e di trasporto dell'ossigeno. In base al tipo di leucociti moltiplicatisi e al grado di aumento, viene fatta una distinzione tra leucemia acuta e cronica. A seconda del tipo di leucemia si può avere un decorso della malattia drammatico che porta al decesso in breve tempo senza possibilità di cura, oppure un'evoluzione che per anni non presenta grandi disturbi. Il tipo di approccio terapeutico varia a seconda delle proporzioni della malattia e va dalla "semplice osservazione" fino all'impiego di farmaci chemioterapici, radioterapia e trapianti dei midollo osseo.

Cosa significa una riduzione dei leucociti?  

Un calo di leucociti si può trovare in quadri di infezione molto gravi, sintomatici di stati di esaurimento del sistema di difesa, di danni al midollo osseo (ad esempio a causa di medicine, radioterapia o sostanze chimiche), in molte infezioni da virus e in alcune malattie del sistema sanguigno.

 

Il quadro differenziale  della serie bianca

In molte malattie o alterazioni del sangue, distinguere fra i diversi tipi di globuli bianchi è una preziosa fonte di informazione per la diagnosi.. L'analista può conseguirla mediante la separazione dei globuli bianchi oltre che attraverso  la valutazione precisa al microscopio dei globuli rossi e delle piastrine. I globuli bianchi (leucociti) possono venire suddivisi in vari gruppi, i più importanti dei quali sono: i granulociti, i linfociti, i monoliti

 

1)     I granulociti si distinguono a loro volta in:

a.     neutròfili (neut)  - valore normale 45-70%. 

Sono i primi ad intervenire nei processi infiammatori attivando il complesso sistema di fagocitosi e con la secrezione dei fattori umorali di difesa. 

                                                       

Cosa significa un aumento dei neutrofili?

L’aumento dei neutrofili può avvenire per sforzi fisici, stress, gravidanza, ciclo mestruale, infezioni batteriche, ustioni, emorragie, disturbi metabolici come il diabete, farmaci cortisonici, leucocemie etc

Cosa significa una diminuzione dei neutrofili?

La diminuzione dei neutrofili può avvenire per infezioni sia batteriche che virali, le parassitosi o per scarsa produzione degli elementi da parte del midollo; per aumento dell’attività di distruzione da parte della milza; per malattie autoimmuni etc

 

b.      eosinòfili (eos) valore normale 1-3%

Sono le particelle deputate al contrasto di alcuni processi di allergia e di parassitosi      

 

Cosa significa un aumento degli eosinofili (eosinofilia) 

Gli eosinofili aumentano in fenomeni allergici di qualsiasi natura; in fenomeni di parassitosi e di autoimmunità etc .

Cosa significa una diminuzione degli eosinofili (eosinopenia)

Gli eosinofili diminuiscono in caso d’infezioni batteriche gravi.

 

c.      basòfili (baso) valore normale 0-0.5%

Sono le particelle deputate alla produzione delle immunoglobuline                                            

Cosa significa un aumento dei basòfili (basofilia)

L’ aumento dei basòfili avviene in alcune malattie autoimmuni, nella malattia di Hodgkin per maggiore produzione delle immunoglobuline

Cosa significa una diminuzione dei basòfili

La diminuzione dei basofili si avvera per aumento della distruzione da parte della milza e nelle gravi immunodeficienze.

 

2) I linfociti   (linf) valore normale 20-40%

Sono le cellule circolanti deputate alla difesa specializzata contro agenti estranei e una loro prima grande suddivisione li distingue in linfociti B (che in presenza dell’agente estraneo o antigene si moltiplica e si trasforma in plasmacellule secernendo le immunoglobuline o anticorpi) per la difesa immediata o umorale e linfociti T per la difesa ritardata o mediata da cellule soprattutto mediante la fagocitosi.

 

Cosa significa un aumento dei linfociti (linfocitosi)

L’ aumento dei linfociti avviene nelle infezioni batteriche e virali; nei processi allergici; nelle leucemie linfoidi, in alcune malattie dell’apparato endocrino come l’ipertiroidismo. 

Cosa significa la presenza delle plasmacellule nel sangue (plasmocitosi).

In condizioni normali le plasmacellule non sono presenti nel sangue; si osserva invece nel mieloma multiplo, nella mononucleosi infettiva, nel morbillo, nella rosolia e nella varicella. 

Cosa significa una diminuzione dei linfociti (linfopenia) 

Una piccola diminuzione può essere addebitata a deficit immunitari acquisiti con infezioni croniche. In caso di immunodeficienze dopo infezioni o dopo chemioterapie o per malattie autoimmuni (del rene, della tiroide etc) o per leucemie la diminuzione deve essere molto importante. 

  

3) I monociti  (mono) valore normale . 3-7%

 Sono cellule circolanti di grandi dimensioni deputati alla difesa immunitaria mediata da cellule soprattutto attraverso il cosiddetto processo di fagocitosi. L’agente estraneo viene letteralmente mangiato e metabolizzato all’interno. 

 

Cosa significa un aumento dei monoliti (monocitosi)

L’aumento dei monociti avviene in alcune malattie (come la tubercolosi, la malaria etc) o altri processi patologici (malattie autoimmuni) come risposta di difesa in cui viene chiamato in causa soprattutto il sistema immunitario mediato da cellule (linfociti T e monociti). Nelle leucemie mieloidi e nei linfomi si ha semplicemente la iperproduzione o neoplasia di queste cellule.  

 

La velocita’ di eritrosedimentazione (ves)

La misurazione della velocità con cui gli eritrociti si depositano in un tubicino verticale, in un determinato tempo, viene indicata come velocità di eritrosedimentazione. E' il procedimento più usato e conosciuto per l'accertamento di un'infiammazione nell'organismo. Di routine viene effettuata in quasi tutte le analisi del sangue: una piccola quantità del sangue prelevato (1,6 mi) viene mescolata con acido citrico (per impedire la coagulazione), successivamente il sangue viene aspirato in una pipetta lunga 200 mm. Dopo circa due ore si rileva quanti millimetri di globuli rossi si sono depositati sul fondo dei tubicino.  

 

 

Cosa significa un aumento della velocità di eritrosedimentazione

Un incremento della velocità di eritrosedimentazione indica principalmente un'infiammazione acuta o cronica dell'organismo. Il sito o il tipo di infiammazione non possono tuttavia essere stabiliti tramite il semplice esame della VES. Valori elevati della velocità di eritrosedimentazione si riscontrano anche in presenza di tumori lesioni del fegato, nefropatie, anemie e in gravidanza. Sarà il quadro generale e altre indagini di laboratorio o strumentali a differenziare.

Cosa significa una riduzione della velocità di eritrosedimentazione

Una diminuzione della VES è sempre presente quando la parte corpuscolata del.sangue è aumentata rispetto alla parte liquida. Questo risulta in determinati disturbi del quadro ematologico (vitalità anormale, globuli difettosi), ma anche come effetto secondario di alcuni farmaci.  

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